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La necessità di un nuovo assessore alla Salute in Puglia

3 Febbraio 2022

In attesa che la Regione Puglia veda la nomina di un nuovo assessore alla Salute, è possibile individuare alcune priorità che spiegano l’urgenza di una nomina in tal senso, non tanto sul piano della mediazione politica ma soprattutto quale elemento di stabilizzazione di un sistema che oggi più che mai ha bisogno di una guida a tempo pieno in grado di prenderlo per mano e dargli una direzione di marcia adeguata alle attese del momento.

Innanzitutto, l’emergenza pandemica. Ferma restando l’esigenza di affrontare l’attuale stadio evolutivo della pandemia fino a giungere al suo auspicabile esaurimento, occorre garantire al servizio sanitario regionale quella capacità di allerta e di flessibilità organizzativa in grado di evitare che eventuali future fiammate, che nessuno si augura, possano trovare impreparati i sistemi di offerta, sia a livello territoriale che ospedaliero. Non si dovranno più vedere code chilometriche di cittadini in attesa di sottoporsi ad un tampone diagnostico, né pazienti lasciati in isolamento al proprio domicilio senza ricevere neanche una chiamata per sapere come stanno, né ambulanze in coda davanti al pronto soccorso. Per la verità è probabile che tutto ciò non accadrà più a causa dell’esaurimento pandemico ma, ciò detto, l’esperienza vissuta in questi due anni dovrà essere trasformata in un modello organizzativo adeguato ad affrontare future emergenze.  

medico che scrive documenti

Strettamente connessa alla pandemia è l’altra emergenza epidemiologica, ovvero la difficoltà di accesso alle prestazioni di diagnosi e cura soprattutto in campo oncologico. In tal senso è necessaria una puntuale ricognizione delle liste di attesa per prestazioni di “screening” e “follow-up” oncologici, come per gli interventi chirurgici e le terapie non chirurgiche (radio e chemioterapia). Questa ricognizione deve essere effettuata adesso e non a fine 2022: è adesso che bisogna conoscere con la maggiore precisione possibile il fabbisogno di prestazioni a livello regionale per poter programmare l’impiego delle risorse disponibili (ordinarie e straordinarie) in maniera appropriata coinvolgendo tutti gli erogatori. Non si devono disperdere risorse accordando improbabili progetti che durano solo qualche mese per poi lasciare le cose come prima. Bisogna invece definire un programma straordinario di prestazioni per recuperare quelle in lista di attesa e contemporaneamente non accumulare ulteriori ritardi.

Questo esigerà un confronto su base territoriale con tutti gli erogatori, pubblici e privati accreditati, per garantire ai cittadini risposte efficaci e tempestive, possibilmente non lontano da casa. La dimensione della prossimità richiama una terza priorità, ovvero quella di mettere mano alla riorganizzazione sanitaria territoriale della Puglia per dare vita alle reti di prossimità previste e finanziate dal PNRR: case della comunità, centrali operative territoriali, ospedali di comunità, potenziamento delle cure domiciliari, infermieri di famiglia, telemedicina, nuove forme di aggregazione della medicina di famiglia.  Sono tutti pezzi della nuova sanità territoriale che occorrerà da subito integrare in un Piano strategico regionale per assicurare un servizio sanitario basato sulla capacità di iniziativa del sistema e sulla sua prossimità ai cittadini, soprattutto ai pazienti cronici, fragili, poli-patologici. 

Si potrebbe continuare perché sono tanti i temi in discussione, ma le priorità elencate, quali il definitivo riassetto del sistema a fronte alla emergenza pandemica oggi in apparente esaurimento, il recupero delle prestazioni non eseguite negli ultimi due anni specie in ambito oncologico ma non solo, il potenziamento sanitario del territorio alla luce delle riforme e dei finanziamenti previsti dal PNRR, esigono una guida esperta della sanità regionale che sia capace di sostenere queste sfide vitali in un quadro di sistema, quindi anche con il coinvolgimento totale degli Operatori ed in pieno raccordo con gli altri vettori dello sviluppo socio-economico regionale. 

Posted in Covid-19, Pubblicazioni Scientifiche